Preghiera 28 agosto - Apostolato di preghiera per i bambini della Chiesa Cattolica

APOSTOLATO DI PREGHIERA PER L'INFANZIA
NISI CONVERSI FUERITIS ET EFFICIAMINI SICUT PARVULI NON INTRABITIS IN REGNUM CAELORUM
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28 agosto 2024
Preghiera per gli adolescenti e i giovani


La bocca del giusto medita sapienza
e la sua lingua esprime verità;
la legge del suo Dio è nel suo cuore.

Ant. della Messa del giorno (Cf. Sal 36,30-31)

O Dio vieni a salvarmi
Signore vieni presto in mio aiuto
Gloria

XI mistero
Gesù dodicenne fra i dottori al Tempio
Lc 2,39-52

Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui. I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole.

Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.


CORONCINA DELL'INFANZIA
O Dio vieni a salvarmi
Signore vieni presto in mio aiuto, Gloria.

In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Mt 11,25- 27.
12 Pater
3 Gloria


PREGHIERA DEL CAMMINO DELL'APOSTOLATO

O Signore che per Amore avete voluto farvi bambino e verso i bambini avete effuso la vostra tenerezza con quelle parole" Lasciate che i bambini vengano a me" Fate che io mi comporti e cammini sempre in modo da non dare cattivo esempio ai piccoli che credono in voi, per non incorrere in quelle terribili pene che avete sentenziato contro chi li scandalizza. Concedetemi la Grazia di diventare come uno di questi piccoli, perchè possa anch'io secondo le vostre promesse, entrare nel Regno dei cieli.
Imprimatur
In Curia Arch. Mèdiolani die 25 sept. 1908
Can. Joan Rossi Vic. Glis.

28 agosto
SANT'AGOSTINO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA
Dal discorso al popolo sul salmo 112

1. [vv 1-3.] Voi, fratelli, che con molta assiduità ascoltate [la parola di Dio], ricordate certamente quanto dice il Signore nel Vangelo: Lasciate che i fanciulli vengano a me, poiché proprio di loro è il regno dei cieli; e inoltre: Chi non avrà accolto il regno dei cieli come un fanciullo non vi entrerà. In molte pagine il Signore pone sotto accusa la superbia del nostro uomo vecchio ricorrendo all'esempio caratteristico dei fanciulli, volendo con tale raffronto instaurare in noi una nuova vita basata sull'umiltà. Pertanto, o carissimi, quando udite cantare le parole del salmo: Lodate, o fanciulli, il Signore, non dovete pensare che l'invito non sia rivolto a voi che siete usciti dalla puerizia, trovandovi nel bel fiore della giovinezza o nella veneranda canizie della vecchiaia. Anzi, è rivolgendosi a tutti voi che l'Apostolo dice: Non vogliate essere piccoli per la [immaturità della] mente ma per la malizia; quanto allo spirito siate invece [uomini] perfetti. E qual è questa malizia se non la superbia? Per la superbia l'uomo diventa presuntuoso e, gonfiandosi vanamente della propria eccellenza, non riesce a camminare per la strada stretta né a entrare per la porta piccola. Il fanciullo invece si caccia con molta facilità anche nei luoghi stretti, e proprio per questo nessuno potrà entrare nel regno dei cieli se non diventerà come un fanciullo. Riguardo poi alla superbia, potrà esserci malizia più grave della sua, che ricusa d'aver come superiore lo stesso Dio? Sta infatti scritto: Principio della superbia dell'uomo è apostatare da Dio. La superbia fa drizzare la cresta vanamente orgogliosa contro i comandamenti di Dio e resiste al giogo soave del Signore; ma voi non stancatevi d'abbatterla, di spezzarla, di stritolarla e consumarla e, [divenuti] fanciulli, lodate il Signore, lodate il nome del Signore. Atterrata infatti e rimossa la superbia, perfetta sarà la lode che si leverà dalla bocca dei bambini e dei lattanti. Schiacciata e annientata la superbia, chi si gloria si glorierà nel Signore. Son lodi, queste, che non sa cantare chi si crede grande, chi conoscendo Dio non lo glorifica né ringrazia come [si deve] a Dio. Questi tali lodano se stessi, non Dio: e questo perché non sono fanciulli. Essi pretendono che venga elogiato ovunque il loro nome e non lodano il nome del Signore. Son divenuti vani nei loro progetti, e il loro cuore, istupidito, è immerso nelle tenebre. Dicendo d'essere sapienti son divenuti stolti: stolti perché hanno voluto che la fama del loro nome si diffondesse smisuratamente in lungo e in largo, sperando in pari tempo di poter passare per la via stretta. Solo a Dio, al Signore si addice essere glorificato sempre e dovunque; si proclami quindi in ogni tempo: Sia benedetto il nome del Signore da ora e nei secoli; e in ogni luogo si ripeta: Dall'oriente all'occidente lodate il nome del Signore.
2. Uno di questi fanciulli santi che lodano il nome del Signore potrebbe venirmi a chiedere: Ecco, le parole Nei secoli io le considero equivalenti a " per l'eternità ", ma per qual motivo il nome del Signore ha da essere benedetto da ora e non prima di adesso e prima di tutti i secoli? A un tale fanciullo che mi interroga senza ostinazione io risponderò: Le parole Lodate il nome del Signore e Sia benedetto il nome del Signore sono rivolte a voi, padroni e garzoni. Da voi sia benedetto il nome del Signore da ora, cioè dal momento in cui vi si invita (poiché da quel momento voi iniziate la lode), e poi lodatelo senza fine. Sì, lodatelo da ora e nei secoli, cioè senza fine. Non dite: Ora che siamo fanciulli cominciamo a lodare il Signore, ma quando saremo cresciuti e divenuti grandi, loderemo noi stessi. Non così, ragazzi, no! Non per nulla infatti dice al riguardo il Signore per mezzo di Isaia: Io sono, e anche quando sarete invecchiati, io sono. Ecco chi sempre ha da essere lodato: colui che è. O fanciulli, lodatelo da ora, e voi, vecchi, lodatelo, nei secoli. E allora la vostra vecchiaia presenterà una canizie indizio di sapienza e non avvizzirà per l'invecchiarsi del corpo. E poi in questo passo per "fanciullezza" riteniamo doversi intendere piuttosto l'umiltà, a cui si contrappone la grandezza, vana e fallace, della superbia. Per cui nessuno che non sia fanciullo sa lodare il nome del Signore, poiché il superbo certo non sa lodarlo. Sia pertanto la vostra vecchiaia una vecchiaia infantile, e la vostra fanciullezza una fanciullezza adulta. Cioè la vostra sapienza non sia mescolata a superbia, né la vostra umiltà sia priva di saggezza, sicché lodiate il Signore e ora e nei secoli.

Ut in omnibus glorificetur Deus
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