25 agosto 2024
PREGHIERA PER L'INFANZIA
Per l'infanzia nascente
e coloro che desiderano avere bambini
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi.
Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida.
Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno.
Ant. della Messa del giorno (Sal 85,1-3)
O Dio vieni a salvarmi
Signore vieni presto in mio aiuto
X mistero
La Presentazione di N.S. Gesù al Tempio
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Lc 2,22-40
CORONCINA DELL'INFANZIA
O Dio vieni a salvarmi
Signore vieni presto in mio aiuto, Gloria.
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Mt 11,25- 27.
12 Pater
3 Gloria
PREGHIERA DEL CAMMINO DELL'APOSTOLATO
O Signore che per Amore avete voluto farvi bambino e verso i bambini avete effuso la vostra tenerezza con quelle parole" Lasciate che i bambini vengano a me" Fate che io mi comporti e cammini sempre in modo da non dare cattivo esempio ai piccoli che credono in voi, per non incorrere in quelle terribili pene che avete sentenziato contro chi li scandalizza. Concedetemi la Grazia di diventare come uno di questi piccoli, perchè possa anch'io secondo le vostre promesse, entrare nel Regno dei cieli.
Imprimatur
In Curia Arch. Mèdiolani die 25 sept. 1908
Can. Joan Rossi Vic. Glis.
25 agosto
San Giuseppe Calasanzio Sacerdote
COMMENTO ALLA PREGHIERA
Dagli «Scritti» di san Giuseppe Calasanzio, sacerdote
E' missione nobilissima e fonte di grandi meriti quella di dedicarsi all'educazione dei fanciulli, specialmente poveri, per aiutarli a conseguire la vita eterna. Chi si fa loro maestro e, attraverso la formazione intellettuale, s'impegna a educarli, soprattutto nella fede e nella pietà, compie in qualche modo verso i fanciulli l'ufficio stesso del loro angelo custode, ed é altamente benemerito del loro sviluppo umano e cristiano. La scuola é un mezzo formativo insostituibile, non solo per preservare i fanciulli dal male, ma soprattutto per indirizzarli efficacemente al bene, qualunque sia la loro condizione familiare o sociale. L'assiduo contatto con l'insegnante può incidere così profondamente sull'animo dei giovani da trasformare del tutto la loro vita. Come teneri virgulti, i giovan si lasciano facilmente volgere dall'educatore nella direzione da lui voluta; ma sarà ben difficile riprenderli e rieducarli, quando avessero preso pericolose deformazioni. L'accurata educazione dei fanciulli, specialmente poveri, non solo favorisce la loro promozione in senso umano e cristiano, ma é da tutti altamente apprezzata: dai genitori, che hanno la soddisfazione di vedere i loro figli indirizzati sulla via del bene; dalle autorità dello stato, che possono contare su cittadini onesti e sudditi fedeli; dalla Chiesa soprattutto, che acquista in loro dei membri attivi e validi per le varie espressioni del suo apostolato. La missione educatrice richiede molta carità, pazienza a tutta prova, umiltà profonda: ma chi vi consacra la vita, e chiede a Dio di essere fedele al suo impegno educativo, oltre alla gioia di sentirsi scelto come cooperatore della verità, avrà da Dio stesso sostegno e conforto, e riceverà da lui la ricompensa di cui parla il libro santo: «Coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre» (Dn 12, 3).
Tutto questo certamente otterranno coloro che, vincolandosi a questa missione nella donazione piena di una vita consacrata, si sforzano di seguire Cristo e di piacere a lui solo, che ha detto:
«Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25, 40).
(Memoriale al Card. M.A. Tonti, 1621; Ephem. Calas. 36, 9-10: Roma 1967, pp. 473-474; L. Picanyol, Epistolario di san Giuseppe Calasanzio, 9 voll.: ediz. Calas., Roma 1951-1956).